BLOG : Er violino de Via Giujia

Via Giulia a fine ottocento

Quanno che de sera passi da Via Giujia,
dopo er Mascherone e l'archetto de farnese,
dar portone antico de 'n palazzetto borghese
l'aria e la memoria der tempo se risvejia.

C'è ' na funtana e du putti ner giardinetto
e 'no scalone de marmo sale su ar primo piano,
ndove voleno le note de'n violino zigano
che t'entra ner core e t'apre er petto.

Ma nun fai 'n tempo a sentì la malincunia,
che quer sòno diventa na melodia
ch'er violino intòna inzieme ar pianoforte.

E' co' st'arietta gentile, ne l'anima risorte
l'allegria, de 'no spirito senza pretese,
che s'ariconzola co' na ciarda ungherese.



24 feb. 2017

L'attuale Palazzo Falconieri fu costruito nel '500 in quella che oggi è Via Giulia, fu  venduto e rivenduto più volte, poi a metà del seicento fu restaurato ed ampliato dal Borromini e il Palazzo assunse la dignità di nobile residenza dove venivano spesso dati ricevimenti e balli, a cui partecipava tutta la nobiltà romana. Dove oggi c'è il giardinetto c'era l'entrata sul Lungotevere, chiusa a fine '800 per la costruzione dei muraglioni di contenimento del fiume. Dal 1928 Palazzo Falconieri fu preso dal governo ungherese ed attualmente è sede dell' Accademia d'Ungheria, dove la sera spesso si tengono concerti di musica classica e folkloristica, nel Salone Listz, al primo piano a Via Giulia, la strada più elegante di Roma. 

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