BLOG : La Razza

Nun me piace giudicà la gente pe’ la razza, 
ma basta vede come gira er monno,
che campa bene solo chi'ntrallazza,
pe’ capì che co' st'arietta nun se pija sonno.

Dice, che nun se dice che nun semo uguale,
e che colore de'pelle, de fede e de penziero
nun  pònno fa' 'na differenza pe' da vero.
Così, pe 'na questione de giustizia sociale

er colore de la razza se mischia cor diritto
e l'Omo e la Giustizia se perdeno er rispetto.
Per cui uno che rubba è un fijo de 'na mignotta,

solo si è de 'na razza che se suda la pagnotta.
Però si la razza sua conosce la via dell'orto,
va' a fini'che lui c’ha raggione e l'artri torto.



24 Ott. 2014


Sono altri i tempi che viviamo: A parole abbiamo superato i tabù della razza e del colore della pelle, a sentirci parlare siamo tutti uguali e con gli stessi diritti e doveri. In sostanza il mondo diventa sempre più piccolo e le razze che comandano non hanno più colore o luogo di origine, oggi le nuove razze sono trasversali, i furbi, i ricchi, i potenti, i ladri non si riconoscono più. Si mimetizzano e si nascondono tra chi vorrebbe un mondo migliore, tra chi guarda al domani sperando nell'uguaglianza e nella giustizia. 
Lavorano nell'ombra per mantenere i loro privilegi di casta, si fanno riconoscere solo quando sbagliano qualche mossa e vengono scoperti. Allora si capisce bene di che razza di uomini si tratta.  Il prossimo sonetto è più esplicito


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