BLOG : I Quattro Venti




C'è na strada arberata che sale su pe' Monteverde
fin'ar Giannicolo, sott'a le mura de la Villa
dove er pensiero, ne la storia ce se perde.

Pò esse che le fronde, pure ch'er sole brilla,
se sfastidieno e se smoveno per fruscìo de'n vento,
che soffia dorce e sconsolato come un lamento,
che nun se sente, ma che mette tanta malinconia.

Pò esse che ste foje ce vònno sonà la sinfonia
ch'accompagna a chi c'ha a vent'anni,
quanno se crede de cambia' er creato,
perché l'anima j'annisconne tutti l'inganni.

Pò esse che, pe' sta strada, quell'alito soffocato
insieme ar fumo de li spari e de l'illusioni schiette
aleggia ancora, tra quer venticello de fronde e de fojette.





6 agosto 2017



Viale dei Quattro Venti è una lunga strada alberata che da Donna Olimpia, attraversa Monteverde e sale verso il Gianicolo . E’ un viale alberato sempre fresco, ombreggiato e con una leggera brezza per i venti che qui si incanalano per salire su per il colle.
Ma c'è un'altra storia, all'origine del nome “Quattro Venti”, meno fantasiosa e più angosciante. Durante la Seconda Repubblica Romana, nel 1849, in questi luoghi accade un episodio violento ed eroico. 
Il 3 giugno, il Gen. Oudinot - chiamato da Pio IX, dopo essere fuggito a Gaeta - al comando di un contingente francese di trentamila uomini, ruppe una tregua negoziata e attaccò Roma dalla parte del Gianicolo, dove erano rimaste solo ottanta camicie rosse garibaldine, come corpo di guardia  ….  a parte le leggende e gli eroismi, qui avvenne una strage.  Poi pare che fu Oudinot stesso che, impressionato dall'ardore e dal sacrificio  disperato dei Quatre-Vingts, volle dedicare questo posto ai  Quattro Venti, come li chiamarono i romani.
Via dei Quattro Venti ormai è una strada di passaggio, un simbolo dimenticato ma - come quel vento che soffia ancora leggero e costante tra le foglie degli alberi e tra le illusioni infrante -   qui resta nell'aria, non si calma e lascia inquieto chiunque passi ignaro.

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