BLOG : Terremoto


Stammatina c’ha mollato n’antra botta e si è sartato er turno, era n’avviso.
Nun so si la minestra nun era ancora cotta
o si c’avemo avuto un santo in paradiso.

Però si la terra se sprofonna su ‘n montagna
nun vor di’ che co' chi sta de sotto nun è carogna
E si je pare che noi nun semo ancora pronti

mejo che tiramo na riga e se famo du’ conti.
Tanto pe’ capi’ si è la terra che se sistema,
o si è. pe’ le troppe pompe, che ce trema.

Si er teremoto è un gastigo de la natura
vorrà facce capi' chi è che fa l’andatura
e che si l’omo, su sta terra, è de passaggio,

mettese a fa troppa caciara, nun è saggio.


30 ott. 2016


E' la terza volta in poco più di due mesi che a Roma, distrattamente, sentiamo delle scosse di terremoto che tutti commentiamo con tanta partecipazione e poca attenzione. Paura, tanta per pochi secondi, poi visto che non ci sono danni seri, tutto diventa un gossip da bar. Qualche telefonata e si cambia argomento.
In effetti la partecipazione - per chi non è direttamente coinvolto in questa tragedia umana - si limita a qualche piccolo obolo versato su efficientissimi conti correnti, subito pronti a raccogliere fondi per liberare le coscienze e far sentire tutti come la parte buona della società.
Emergenza è una parola per tutte le stagioni, serve per esprimere solidarietà, a far sentire uniti e, spesso, a evitare di pensare e di chiedersi qualche perché.
Per esempio a pensare alle conseguenze della violenza predatoria che l'Uomo esercita, esageratamente, sulla natura, da poco più di mezzo secolo e che sta alterando i cicli biologi, sta cancellando specie viventi, sta cambiando il clima del pianeta e sta consumando molto più di quanto il pianeta stesso possa rigenerare. 
Insomma il fatto di vivere al di sopra delle proprie possibilità, non è saggio, figuriamoci poi il voler giustificare i gas che creano o distruggono le perturbazioni o - peggio ancora - il fenomeno del fracking nel sottosuolo terrestre e marino.Chissà se i terremoti sono un castigo divino o se l'uomo ci ha già messo il dito. 

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