BLOG : I Santi Protettori

Sarà pe’ ‘na fame antica e pe’ bisogno     
ch’a Roma ce stanno sempre du’ padroni,
O pe’ l’abbitudine de sta’ giù a pecoroni,
che chi comanna ce po’ tené sotto er carcagno.

Presempio, mo’, cor fatto ch’ar Campidojo
Nun se capisce chi stà a capo der Consijo
co’ l’assessori è successo un gran bordello
co’ li fochi, li Santi e cor Castello.

Perché la notte de li Santi protettori
l’Angelo se confonneva tra luci, fumi e fochi
e er cielo riluceva de comete, de stelle e de colori

Però st’anno se so’ visti poco, e de’ sguincio,
perché, invece ch’a Castello, sti grann’allocchi,

so’ annati a  sparà li fochi su per Pincio.

30 giugno 2016


Il 29 giugno a Roma si festeggianno i Santi Pietro e Paolo e, da sempre, ai lati di Castel Sant'Angelo si sparano i fuochi d'artificio e il popolo accorre per passare una serata diverso e all'aria aperta sulle rive del Tevere.  E' una tradizione molto antica che quest'anno però è stata stravolta dal Comune che ha preferito cambiare "location" e spostare la festa a Piazza del Popolo per sparare i fuochi dal Colle del Pincio.  
Tutto bene, la festa c'è stata lo stesso e il popolo e i turisti ne sono stati contenti. Forse, però, l'Angelo di Castello si sarà sentito abbandonato e forse San Pietro e San Paolo saranno arrivati in ritardo alla cerimonia, dopo essersi persi nei vicoli, prima di capire da che parte arrivavano i botti, quest'anno.  
Chissà se è vero che le tradizioni è più facile tradirle che abrogarle. 

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