BLOG : Con Licenza

Pare ch’a parlà so’ tutti boni,
Le verità di Pulcinella
e pure a chi nun s’aritrova quer gingillo
che collega le parole cor cervello
je se dà voce, pe’ cojona’ i fregnoni.

Come quanno uno dice de intravedere
Quarche cosa, indove j’hanno detto de guardare,
e, si dice, che c’ha ‘na mezza impressione,
basta dije, un par de vorte, che nun è n’illusione.

Daje e ridaje ‘r seguito se trova
e chi nun ce crede,  c’avrà pazienza,
sempre però, che nun vò rompe l’ova

a chi, pure che dice quarche fregnaccia,
nun po’ certo perdece la  faccia, 
pe’ sta’ a da'retta a chi .... nun c’ha licenza.


5 luglio 2016


Poche rime piene di rabbia per l'impotenza di non poter usare gli stessi strumenti o lo stesso tono di voce che usa chiunque voglia, o possa - senza altra giustificazione che non la propria ambizione - imporre la propria volontà su chi è meno facoltoso o è stato educato al rispetto di sani principi morali. 
Noncurante delle leggi, della giustizia o dell'evidenza delle cose, grazie ad una sicurezza di superiorità psicologica, costruita sulla base della conoscenza degli infallibili meccanismi mentali, non è difficile calpestare la dignità di chi non sa, non può o che pretende di non accettare un gioco senza regole da giocare ad un tavolo dove siedono solo avversari mascherati.
È il gioco del potere dove vince solo chi sta dalla parte del più forte, con o senza ragione, ma questo è un dettaglio che qualche volta anzi può servire a giustificare le angherie e i soprusi che, a questo gioco, sono tutti permessi, sempre a spese di chi, per caso o per scelta, non sta dalla parte giusta, o meglio ..... non ha licenza.

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