noie,
smanie e malinconie
di
lontane sinfonie
intese
distrattamente.
Un
sussurro, un bisbiglio
un
battito di ciglio
un
lampo e il paradiso,
balena
all'improvviso.
Delizie,
strazi e dolore,
passioni,
voglia e rancore
sogni
e amori scordati
di
tempi mai vissuti.
Giorni
sbiaditi e uguali
i
soliti gesti rituali,
di
un oggi fuori dal presente
che
scorre pigramente.
Un
raggio troppo abbagliante,
Un
tramonto rosso sul mare.
E
sento l'estate passare,
dolce e inesorabilmente.
21
ott. 2017
Saranno cinquant’anni che il titolo di questo sonetto mi vaga per la mente. Ho sempre pensato che sarebbe stato il titolo perfetto per raccogliere i ricordi e per parlare di nostalgia, poi col tempo mi sono reso conto di non saper raccontare e quelle parole sono rimaste nell'aria. Ora le uso per questo sonetto, quasi con deferenza, perché ho sempre il timore di averle rubate, per quanto sono belle.
Saranno cinquant’anni che il titolo di questo sonetto mi vaga per la mente. Ho sempre pensato che sarebbe stato il titolo perfetto per raccogliere i ricordi e per parlare di nostalgia, poi col tempo mi sono reso conto di non saper raccontare e quelle parole sono rimaste nell'aria. Ora le uso per questo sonetto, quasi con deferenza, perché ho sempre il timore di averle rubate, per quanto sono belle.
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