BLOG : Nun serve a gnente



«Ma nun lo sai che co’ la globbalizzazione
nun c’ha più senzo parla' in  dialetto?
Si te voi fa capì e avecce 'na funzione,
te ce vole, armeno, er doppiopetto!»


Rime e verzi nun so robba che consola
perché chi legge, nun è detto che raggiona
e a trova' uno che scrive, è già grasso che cola.


Ma er fatto che più proccupa e cojona
è che le penne se compreno all’ingrosso,
e allora, a me, me basta la soddisfazzione
de scrive quello che penzo io, come posso.


E … si nun vojo sta' legato 'r carro der padrone,

quello che dico dev'esse bello chiaro e tajente.
Sinno, pure che scrivo, nun serve a  gnente.

22 maggio 2014  


A cosa servano i dialetti, le lingue poco parlate o quelle in fase di estinzione è un argomento di cui si parla in un altro blocco di questo BLOG. Qui mi preme solo ricordare che, benché non sia difficile tradurre un pensiero in una lingua straniera o esprimere dei concetti in una lingua differente dalla propria - anche se spesso perdono di incisività, ritmo e freschezza - l'elaborazione del pensiero è più libera ed ha meno restrizioni, se non si devono scegliere le parole, se si ascoltano solo quelle che ci detta il nostro intimo più profondo. 
L'unica regola che conta è il rispetto per se stessi e per i tanti o pochi che leggeranno quello che si scrive, senza credere di dover parlare al mondo e senza dover obbedire a chi per poche briciole vorrebbe dettare a chiunque le regole del gioco.

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