B LOG : La bona Misura

Nun me pareva che per governo de’n paese
Se dovev’arivà a sceje tra’n par de facce appese,
e che uno se deve convicese de crede
Che se sbaja, si  questa je pare malafede.
 
Sia chiaro, che la democrazia è garantita,
e pure de libertà nun se po’ discute,
perché  c’è bona misura de  leggi ben cazzute
che serveno a sarvà chi gioca a sta partita.
 
C’è un fatto che però me lassa perplesso
Sarammai che tra mijoni de morammazzati
Nun ce stanno un par de belle facce da fesso?
 
Nun ce stanno du’ cristi liberi, schietti e misurati,
co’ quarche dubbio su la fede, sur passato e sur futuro,
e che nun vònno sbatte er grugno contr'ar muro?

10 agosto

Sembra impossibile credere che l'elettorato, in tutto il mondo, sia diviso in due fazioni. Sembra impossibile perché praticamente non esiste più un vero motivo per un conflitto tra partiti, per il semplice motivo che non esiste nessuna contrapposizione ideologica. Infatti l'unico fattore che permette di distinguere i partiti, che si contendono il potere, è la figura del leader: il capo che, con il suo carisma personale, tenta di lusingare – abbindolare (?) - le masse degli elettori. 
Dietro ai capi solo una folta schiera di vassalli, in attesa di ricevere, in caso di vittoria, il meritato corrispettivo per la fedeltà dimostrata. E' un sistema che ormai è uscito dal raggio di controllo dell'uomo e che è funzionale al sistema stesso che, vinca chi vinca, continuerà nel suo percorso, senza concedere spazi a dubbi o ideologie alternative. 
Non è difficile garantire un sistema elettorale democratico se si è in condizioni di orientare le modalità di scelta dei candidati e se si è capaci di controllarne i programmi, indirizzandoli dopo aver tracciato percorsi obbligati che chiunque, pena l'ostracismo di tutti i media, sarà costretto a seguire.





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