Me stai a chiede, a me, si c'ho paura?
La voce della paura
Mo' te lo dico e nun me lo chiede più,
si sta scritto sur giornale e si lo dice la tivù,
nun è detto che nun sia ‘na gran cojonatura!
C’ho paura, sì ! ….. Si nun m'abbasta la voce.
Si nun è quello che vedo che me confonne,
ma so le bucie e l'inganni de chi l’annisconne.
E si na donna piagne pe’ un fijo messo in croce,
nun guardo si porta er velo o si legge er corano,
ma c’ho paura che pure' io c'ho messo la mano.
Sì, c’ho paura, si chi comanna parla de morale
Si biascicamo dignità e nun sentimo li strilli.
Si stuprà er monno e fregà l’omini è normale.
E si poi, annamo a dormi' tranquilli.
24 sett. 2014
In un mondo tanto confuso, tanto dominato da interessi personali piccoli e grandi, il senso di incertezza che prevale in molti di noi, facilmente si può confondere con la paura. La paura quella vera, quella fisica, per la propria integrità, quella paura che vediamo negli occhi di chi, inconsapevolmente, si trova a vivere in mezzo a un caos improvviso, in mezzo ad una guerra che uccide senza discriminazioni. Ma c'è anche la "Paura" di non essere all'altezza, di non essere abbastanza forti da gridare NO, noi non siamo quelli che creano la paura negli altri, noi non siamo dalla parte di chi opprime: Noi non vogliamo essere dalla parte di chi opprime e uccide indiscriminatamente, ma ci domandiamo se veramente stiamo facendo tutto il possibile per evitare di essere, anche noi, inconsapevolmente allineati dalla parte sbagliata.
Foto : F. Cesari, tratta dal sito http://www.inghisto.com/
Nessun commento:
Posta un commento