A lègge i nemmeri nun se fa mai caciara,
si so troppo bassi nun ce fai n'accidente
e si so troppo arti nun ce capisci niente
ma se li metti inzieme te sòna 'na
fanfara.
Te fanno capì da che parte tira er
vento,
chi ce l’ha dietro e chi je core
accanto,
chi se la tira e co' chi fa combutta,
chi rubba e chi ce la mette
tutta.
Certo ch’a fa li conti nun so’
boni in tanti,
nun è come 'na scopetta all’osteria.
nun s'ammucchieno, spade, cavalli
e fanti.
L'ori si so' veri nun passeno in
cavalleria,
e si so' farlocchi, nun basta 'na sporverata
pe' ordinacce er vino e fasse 'na magnata.
23 giugno 2016
Quando vediamo una conchiglia in fondo al mare, insieme a qualche corallo, a qualche alga colorata e al movimento della sabbia che accarezza e vela le immagini, abbiamo una visione di insieme che ci fa sentire la bellezza della natura con le sue forme che si integrano e che ci lanciano un messaggio di libertà.
Così spinti dalla bramosia ci tuffiamo fino a toccare con mano quella bellezza che abbiamo negli occhi e proviamo a rubare un rametto di corallo o se siamo fortunati a portarci via quella conchiglia che ci ha ammaliato con la perfezione della sua spirale. Poi ricchi dei nostri piccoli trofei, torniamo a casa, sicuri di esserci impossessati di almeno un pezzetto di quella bellezza che ci aveva regalato tanta serenità, tanto appagamento li, in fondo al mare tra la sabbia e le correnti del mare.
A casa ripuliamo bene la conchiglia con tanta cura e attenzione per non rovinare niente della sua bellezza ma, man mano che le incrostature di alghe, che la nascondevano, ce la mostrano nella sua nudità, vediamo che è piena di imperfezioni, che è scheggiata, che il suo vero colore è sbiadito, che non è quello splendore che era apparso nel riverbero della luce del sole sul fondo del mare.
E la stessa cosa accade ogni volta che leggiamo i numeri. Numeri, che sono freddi e non hanno nessuna bellezza e nessun significato se andiamo a guardarli solo per quello che può mostrare un semplice calcolo o una equazione isolata dal resto del conto grosso. La bellezza e il messaggio dei Numeri, come quello della Natura, lo troviamo solo se guardiamo tutto il sistema, da lontano, senza accontentarci dei particolari, senza dar retta a chi vorrebbe annebbiarci la vista, regalandoci un rametto di corallo chiuso dentro una elegante scatoletta confezionata da una importante gioielleria del centro.
Se accettiamo questo gioco e ci formiamo le nostre convinzione, le nostre idee solo da quel "pezzetto che abbiamo in mano", continueremo a non comprendere cosa è il vero dono e cos'è la bellezza della Natura, a non comprendere che qualcuno la sta nascondendo per distrarre l'attenzione dalle cose vere e per manipolare i sensi delle persone che guardando alle piccole cose, credono ancora che siano una testimonianza di qualcosa di molto più grande e complesso, ma che ormai vive solo nel loro immaginario.
Si perde tanto tempo a rispondere alle provocazioni di chi ci chiede di controllare due volte il conto della spesa e non ne resta per controllare che il valore dei soldi sta cambiando e che l'uomo e la natura non sono più gli stessi che ci avevano insegnato a conoscere.
Si perde tanto tempo a rispondere alle provocazioni di chi ci chiede di controllare due volte il conto della spesa e non ne resta per controllare che il valore dei soldi sta cambiando e che l'uomo e la natura non sono più gli stessi che ci avevano insegnato a conoscere.
A Roma si dice "Buttamola in caciara", così tra una battuta e l'altra ci si distrae dai problemi veri, il tempo passa e nessuno si ricorda più che le conchiglie in fondo al mare stanno per finire.
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