St’acqua
ghiaccia e bella,
che score
giù da la cannella,
che spècchia,
traspare e rinfresca.
Ch’offende,
violenta e dà pace,
che score lenta ner ruscello
che score lenta ner ruscello
E che libbera er cervello.
A vede st’acque
fresche e cristalline,
ce se scorda de la sete e ce s’avvezza
A ‘n piacere che nun s’apprezza,
all'abbitudine de la routine.
Ma er
core se commove e piagne
solo quanno se ricorda de le bollicine
de 'na bella coppa de sciampagne.
9
settembre 2016
Ho incontrato per caso un compagno di scuola che non vedevo dai tempi del liceo. All'inizio non sapevamo da dove cominciare e poi abbiamo cominciato a raccontarci. Lui mi ha raccontato che tutto va bene e, svogliatamente, ha accennato al lavoro che diventa sempre più insopportabile, alla moglie e ai figli, poi ci siamo persi nei ricordi delle nostre belle serate e, improvvisamente gli si sono illuminati gli occhi: "Te la ricordi Marilena ? quando ci vedevamo il sabato pomeriggio e uscivamo tutti insieme?
Ma si, era quando andavamo al ginnasio .... l'ho rivista. E' sempre uguale ....".
Ho incontrato per caso un compagno di scuola che non vedevo dai tempi del liceo. All'inizio non sapevamo da dove cominciare e poi abbiamo cominciato a raccontarci. Lui mi ha raccontato che tutto va bene e, svogliatamente, ha accennato al lavoro che diventa sempre più insopportabile, alla moglie e ai figli, poi ci siamo persi nei ricordi delle nostre belle serate e, improvvisamente gli si sono illuminati gli occhi: "Te la ricordi Marilena ? quando ci vedevamo il sabato pomeriggio e uscivamo tutti insieme?
Ma si, era quando andavamo al ginnasio .... l'ho rivista. E' sempre uguale ....".
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