BLOG : Er Cavallo de Caligola



Nun ce se po’ crede e nun me pare vero
che a forza de rosicà torno-torno
Ce s'è fatta notte e appena se fa giorno
manco li cocci ce ritrovamo de st'impero.

Sarà ch'er ciclo de la storia se ripete
e che nessuno va più appresso a le Comete,
ma sta strada nun ce porta ar futuro,
e si nun giramo, annamo a sbatte ar muro.

E si intigneno ancora a di' fregnacce,
e a nun senti' chi tribbola e se sgola,
Poi 'ariva er vaffanculo, e je tocc'a stacce.

Stann'a fa' proprio come fece Caligola
Che, pe' fa vede ch'era un grand’ imperatore,
ce mise er cavallo suo a fa' er senatore!



16 nov. 2016


C'è un fatto strano che si sta verificando nel mondo della politica (quella scritta con la "p" minuscola, quella dei piccoli uomini) ... in America - dove è stato appena eletto presidente un miliardario che ha sempre visto la politica come un taxi -  come in Italia o in Francia, ma anche altrove. I partiti al governo sono guidati da omuncoli senza autorevolezza, senza ideali, a volte con un pizzico di dialettica e arroganza - che il popolo scambia per carisma. Sono "Omini" capaci di obbedire a ordini consigliati da affascinanti e facoltosissimi faccendieri che prospettano loro idee di grandezza, ma che nascondono solo interessi di bottega e indifferenza per tutto ciò che ostacola i propri "affari".
Quando il popolo istericamente reagisce spesso sceglie di votare per rabbia e vota per quello che trova, cioè "per chi dice di essere l'opposto" a chi la politica l'ha confusa con il clientelismo e la corruzione.
Questo è un fatto che deve essere valutato.Punto. 
E' preoccupante solo il fatto che in politica, oggi come sempre, chi perde le elezioni non si senta responsabile dei propri errori e che insista a non volersi sporcar le mani, come fa tutti i giorni quella gente che ormai è tanto lontana. 

Nessun commento:

Posta un commento