BLOG : La Portrona

Da ‘na parte c’è l’ armata de chi vince

ch’avanza e che convince co’ le ciance
ch’er dubbio nun è 'na bona compagnia
e che, nun sartà sur carro, è ‘na vera villania.


A piedi ce resta solo chi nun ce s’attacca,
chi se picca, chi je rode e chi nun becca.
So’ gente  debbole, fraggile  e piena de pretese,
e facile che nun ariva manc’a fine mese.


Chi nun monta, si nun se vò sentì uguale,
vor di' ch’è diverso e che nun è normale.
Vor di' che ce serveno  brije e ganasce,


pe faje riconosce, chi comanna e chi ubbidisce.
Pe’ faje vede, come se sta commodi in portrona


e pe' faje vede, com’è che se raggiona.



15 sett, 2016

Si sa che chi, per qualche motivo, non sta sul carro può disturbare il  "conduttore" ed il buon funzionamento del sistema che è stato scelto o che si è imposto. Quindi chi è, pensa o dice di pensare come il "conduttore" 
è funzionale al sistema ed visto come "essere sano" e “normale”, mentre chi pensa o agisce in modo differente è visto come una minaccia, come  un "disturbatore". 
Chi stabilisce cosa è normale e cosa non lo è sono le regole e le leggi emanate dallo stato, gli usi correnti e l’opinione pubblica che si forma e si evolve in base alla rappresentazione della realtà che raccontano i media. Cosicché il mondo si trova diviso tra i “vincitori” che si adattano e che possono sedere comodamente in poltrona e gli “altri”, tutti quelli che sono classificati come diversi e che non dovrebbero aver voce. O meglio loro parlano e gridano ma nessuno li ascolta perché non dispongono della stessa forza, della stessa eco e degli stessi strumenti mediatici di chi sta dalla parte del vincitori, di quelli che si nascondono dietro una "maggioranza", una normalità, una ostentata sicurezza e determinazione. 
Diversi non sono solo i portatori di handicap fisici e mentali, ma anche chi non ha il coraggio di dichiarare le proprie fragilità, i propri dubbi, chi non ha voglia di marciare nelle fila dell’armata vincente, perché non è d'accordo sulla strada intrapresa.  “Essere diversi”  significa essere considerati estranei, quasi dei nemici e non la voce di una coscienza sociale che deve restare nascosta. 

Nessun commento:

Posta un commento