BLOG : Er Ghetto



Er sole se spegne su tutto sto vòto
e quanno nun c’è più un fil de luce
l’anima cor cervello nun se dà pace
e la capoccia vola, e parte pe’ l’ignoto.

Manco la pena de guardàsse 'ntorno.  
De chi ce sta, nun te ne frega gnente,
Te pare  che nun campi ner presente
e nun t’accorgi de quanno se fa giorno.

Le vòi fa vede, come medaje in petto,
ste pene tue, fanatiche e segrete,
che luccicheno tutte, senza dà er sospetto

che ner dolore te ce sei accomodato,
che te senti ar sicuro, dentr’a sto ghetto
e che a ripià fiato, te pare un peccato.


14 lug. 2016


Solo chi ha avuto la fortuna e la forza di uscire dal vortice della depressione potrà comprendere lo stato d'animo di chi vive questo dramma e questa malattia, sentendosi lontano dal mondo intero ed estraneo a tutto e tutti.  Quando si è  caduti in depressione non basta convivere con il senso di estrema inadeguatezza che si prova, in qualsiasi situazione e con qualsiasi persona, non basta non saper trovare la forza e la volontà per riprendere in mano la propria vita. 

Si deve combattere anche contro un nemico che nasce nell'intimo più profondo, si deve combattere contro l'ansia e la smania di abbandonare ogni resistenza ed adagiarsi in uno stato di falso "nirvana", dove non si raggiunge un superamento del dolore, ma si accetta di convivere con il dolore stesso, diventandone schiavo e preferendo continuare a vivere in uno stato di "ignavia assoluta", piuttosto che cercare la forza per affrontare la fatica di confrontarsi nuovamente con quel mondo che ogni giorno diventa più estraneo e ostile.

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