BLOG : Er Coro der Dindarolo

Si l’omo fosse ancora n’animale
er monno girerebbe meno storto
e pijerebbe na strada più imparziale.

Nun è pe’ rinnegà li fasti de la storia
de’n passato che nun sarà mai morto,
ma a me, me piace sognamme n’antra gloria,

quella de un pensiero un po’ allargato,
dove guardà lontano nun è peccato
e dove l’affaretti der pizzacarolo
conteno tanto, quanto er dindarolo.

C’era da capillo che la nobirtà der lavoro
è ‘na fregnaccia che mette tutti d’accordo,
pe’ nun vede chi è quello più ingordo,
così se canta mejo e nun s’esce mai dar coro.





31 agosto 2016


L'uomo non ha mai amato essere uguale agli altri, la sua storia ci insegna che istintivamente tende al dominio, sulle altre specie animali, sui suoi simili e sulla natura. 
Lo vediamo chiaramente oggi che le risorse della natura diventano ogni giorno più scarse e che la storia ci sta consegnando a un periodo di recessione sociale. 
Chissà se si tratta dei normali corsi e ricorsi storici o se, dobbiamo vedere in questo momento, i limiti di un pensiero umano sempre più parcellizzato, specializzato in una sola materia e sempre meno universale.
Un pensiero limitato alla conoscenza approfondita di piccoli rami del sapere che cercano di evolversi, indipendentemente dai danni collaterali che questo tipo di evoluzione potrebbe produrre sulla intera società.
Ma tutto succede inconsciamente, per una giustificata "ignoranza delle altre materie specifiche del sapere", che stanno evolvendosi in parallelo, ma senza coordinamento.
E' una società che funziona, purché tutti rispettino il ruolo che gli compete, dentro o fuori dal coro.

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